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Aren è l'anello di Brom, ereditato da Eragon dopo la sua morte. Esso è composto da uno zaffiro con inciso lo yawë (un simbolo elfico che nel caso di Brom lo identifica come Amico degli Elfi). Ha dunque origine elfica e gli fu donato dalla regina [[Islanzadi]]. Durante tutti gli anni che Brom trascorse a Carvahall, vi ha riposto moltissima energia vitale.
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Aren è l'anello di Brom, ereditato da Eragon dopo la sua morte. Esso è composto da uno zaffiro con inciso lo yawë (un simbolo elfico che nel caso di Brom lo identifica come Amico degli Elfi). Ha dunque origine elfica e gli fu donato dalla regina [[Islanzadi]]. Durante tutti gli anni che Brom trascorse a Carvahall, vi ha riposto moltissima energia vitale. All'inizio si pensava che lo zaffiro fosse l' [[ Eldunarì]] della sua dragonessa, [[Saphira 1]], ma Paolini in un intervista ha smentito, dicendo che si tratta di uno zaffiro qualunque.
   
 
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*La sua età alla morte, mai calcolata, oscillava tra i 110 e i 130 anni.
 
*La sua età alla morte, mai calcolata, oscillava tra i 110 e i 130 anni.

Versione delle 12:43, 2 nov 2012

Brom

250px-Brom Holcombsson

Brom nel film

è un personaggi del Ciclo dell'eredità, la saga fantasy scritta da Christopher Paolini.

Biografia

Brom è un ex Cavaliere dei Draghi e mentore di Eragon, e lo aiuterà a divenire cavaliere lui stesso. In Brisingr l'elfo Oromis rivela a Eragon che il vero padre del ragazzo è Brom, e non Morzan, come tutti credevano.

È nato a Kuasta, una città sperduta a ridosso del mare, molto a Sud di Carvahall. I suoi genitori si chiamavano Nelda (la madre) e Holcomb (il padre). Kuasta è una città isolata dal resto del mondo per colpa della Grande Dorsale, e questo ha fatto si che la città diventasse un luogo ricco di superstizioni e strani costumi.

Arrivato ad Ilirea Brom inizialmente bussava tre volte sullo stipite di una porta prima di entrare o uscire da una stanza, abitudine che poi perse assieme agli altri strani modi di fare. Ad Ilirea diventò uno degli allievi prediletti del maestro Oromis, assieme ad un ragazzo poco più grande di lui, Morzan. Brom ammirava moltissimo Morzan e lo seguiva ovunque, rimase però molto deluso quando questi decise di unirsi a Galbatorix per sconfiggere i cavalieri dei draghi.

Fu uno dei fondatori dei Varden ma non accettò mai nessuna carica di potere al loro interno. Fu amico di tutte le razze senza distinzione e, durante il dominio di Galbatorix, viaggiò molto portando speranza alla gente. Perse Saphira, la sua dragonessa, durante la battaglia di Dorù Areaba, allora si pensò che sarebbe impazzito a causa dell'eliminazione del profondissimo contatto mentale che si crea sempre tra drago e cavaliere, ma lui, spinto da una terribile voglia di vendetta contro i Rinnegati, si riebbe e cominciò la sua battaglia contro i tredici e Galbatorix. Uccise tre dei rinnegati (tra cui Morzan) e fu la causa della morte di altri cinque. Si infiltrò nel palazzo di Morzan e qui conobbe e si innamorò di Selena, madre di Eragon, sentimento ricambiato a causa del trattamento che Morzan riservava al figlio Murtagh. Dovette allontanarsi dal palazzo per incontrare un uomo di nome Jeod, che aveva scoperto un passaggio per entrare a Uru'Baen. Combattè per recuperare l'uovo di Saphira da un uomo, Hefring, che fuggì dopo il furto commisionatogli dallo stesso Brom (in seguito si scoprì che la fuga fu causata dai cuori dei cuori dei draghi, che cercarono di aiutarlo ma si spinsero troppo oltre). Uccise Morzan durante un duello, dopo che questi si era impossessato dell'uovo. Muore alla metà del primo libro ucciso dai Ra'zac. In Brisingr si scopre che è lui il padre di Eragon e non Morzan come invece Murtagh crede e aveva fatto credere a Eragon alla fine di Eldest. Brom si infiltrò come giardiniere nel castello di Morzan, e ci restò per parecchi anni, e in questo periodo si innamorò segretamente di Selena, la Mano nera di Morzan. Prima di morire lascia a Saphira un ricordo, in cui si dichiara e rivela i propri segreti a Eragon. In Brisingr appare più volte l'anello (Aren) che Brom lascia ad Eragon e viene definito, anche nelle pagine finali dallo spettro Varaug, pieno di luce ovvero di energia. Ciò lascia pensare che in futuro sarà molto utile ad Eragon.

Aren

Aren è l'anello di Brom, ereditato da Eragon dopo la sua morte. Esso è composto da uno zaffiro con inciso lo yawë (un simbolo elfico che nel caso di Brom lo identifica come Amico degli Elfi). Ha dunque origine elfica e gli fu donato dalla regina Islanzadi. Durante tutti gli anni che Brom trascorse a Carvahall, vi ha riposto moltissima energia vitale. All'inizio si pensava che lo zaffiro fosse l' Eldunarì della sua dragonessa, Saphira 1, ma Paolini in un intervista ha smentito, dicendo che si tratta di uno zaffiro qualunque.

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Curiosità

  • La sua età alla morte, mai calcolata, oscillava tra i 110 e i 130 anni.
  • Brom aveva barba bianca, capelli argentati e portava un bastone.
  • In alcune interviste, Paolini ha espresso il desiderio di scrivere un quinto libro prequel degli altri sulle avventure di Brom e Jeod.
  • Brom durante alla fuga da Carvahall espresse la sua gioia per aver potuto assistere alla rinascita dei Cavalieri.
Leader dei Varden
nessuno Brom Weldon


Possessore di Zar'roc
Morzan Brom Eragon


Possessore di Undbitr
Rünon Brom

ignoto

compagno di viaggio di Eragon
nessuno Brom Murtagh
allievo di Oromis
Morzan Brom Eragon
protettore dell'uovo di Saphira
Galbatorix Brom Arya